Ommioddiooooo: sono tre!!!

Non mi sono rimbecillita del tutto, so benissimo di avere 3 figli, ma ancora adesso a volte non me ne capacito!
A voi non è mai capitato di esternarvi un attimo dalla situazione e pensare: “Minkia, sono 3!!” o due o cinque, o semplicemente “l’ho proprio fatto” nel caso fosse uno solo?

Mi succede praticamente sempre quando li guardo dormire, quando li osservo giocare, quando scorro le loro foto…ripenso a com’era prima e a com’è adesso e il pensiero è sempre lo stesso: “Minkia, ne ho fatti 3!!!”. E immancabilmente sorrido sorniona 🙂
Sì, perchè alla fine ne sono totalmente innamorata!

Ma bando alle ciance e alle smancerie che tra un po’ mi viene il diabete; pochi giorni fa, mentre festeggiavo il nono mese dei gemellini Simone e Valerio e la fine della loro esogestazione, mi è venuto in mente sia che – ebbene sì – sono tre, sia che non vi ho ancora presentato nessuno di loro nonostante ve ne parli in continuazione.
E allora, non vogliamo porvi rimedio?

Prima però faccio un piccolo passo indietro, perchè scommetto che a molti di voi non è sfuggito il parolone che ho tirato fuori poco fa…ESOGESTAZIONE e vorrei darvi una breve spiegazione (cercherò di non usare terminologia complicata, promesso).
Non stavo sporconando, tranquilli: si tratta semplicemente dei primi 9 mesi passati fuori dalla pancia della mamma dopo i 9 passati dentro (endogestazione). E’ un momento molto importante, in quanto segna la fine della fase neonatale e l’inizio di un percorso di crescita più veloce e “avanzato” – passatemi il termine.
Durante l’esogestazione, i piccolini continuano a vivere l’esperienza intrauterina (azz, avevo detto niente paroloni ma questo è fondamentale 😛 ) nel mondo esterno. Sono infatti rassicurati dalla posizione fetale, dall’avvolgimento in copertine molto strette, dai cosiddetti rumori bianchi (che per inciso sono un portento da utilizzare in fase di addormentamento): tutte cose che assomigliano molto all’interno della pancia della loro mamma. Nei primi nove mesi, i bimbi non hanno vizi, contrariamente a quanto molti di voi potranno mai pensare. Ogni volta che piangono esprimono un bisogno primario, indispensabile per loro in quel momento: vanno quindi coccolati, rassicurati, presi in braccio ogni volta che lo richiedono, curati ed amati. Immaginate di aver sempre vissuto in cima ad una montagna sperduta, con tipo 10 compaesani ed essere portati a New York da un giorno all’altro senza preavviso: non sareste un pochino scombussolati?
Con la fine dell’esogestazione però i pargoletti iniziano ad essere un po’ più consapevoli di chi sono, di dove sono e di cosa fanno: da ora in poi si preoccuperanno di imparare a camminare e a parlare e di acquisire competenze molto più complicate. E a fare i veri capriccetti…quindi ragazzi miei…

LA PACCHIA E’ FINITA!!! BUAHAHAHAHAHAHAHA

Non per niente è stato il primo “complemese” che abbiamo festeggiato con loro (con Federico li abbiamo festeggiati tutti fino all’anno, ma lui era il primo, eravamo totalmente impazziti e con moooooooolto più tempo libero e sonno non arretrato). 😛
Scherzi a parte, sono contenta di essere già a questo punto, la luce alla fine del tunnel è sempre più vicina e ogni giorno che passa si sta sempre meglio! ^_^

Torniamo dunque a noi: vi avevo promesso le presentazioni dei nani, giusto? Iniziamo!!

Partiamo con gli ultimi arrivati, i miei adorati gemellini:

SIMONE: AKA “Simobbello”, AKA “Piciuletto”, AKA “Ochetta incazzosa”.

Il primo-concepito dei gemelli e quindi il secondo nato, il più piccolino e deboluccio dei tre nanetti (anche se in confronto a Federico a parità di età pesa un kg in più, ma in confronto a Valerio è uno scricciolo), il mio pulcino nonché la mia Ochetta Incazzosa. Se vi state chiedendo perché lo chiamo così, faccio prima a spiegarvelo con un’immagine.
Ecco, questo è Simo:

Sì, perchè per lui non ci sono mezze misure: o sussurra oppure urla a squarcia gola manco fosse il cantante dei Cradle of Filth – e da qui il soprannome “Ochetta Incazzosa”, perchè oltretutto quando non urla incazzato sibila e fischia proprio come fanno le oche quando ti stanno per caricare…
Poi per carità, è il bambino più bello, dolce e tenero del mondo, è stato ricoverato la settimana di Natale (Natale compreso) quando aveva poco più di tre mesi per bronchiolite e da allora è stato un calvario tra ventolin, aereosol e antibiotici, problemi a mangiare e a respirare…per questo è il mio pulcino e mi sento molto protettiva nei suoi confronti. Ha degli occhioni talmente grandi che quando sorride si illumina tutto e ti illumina di riflesso. Ha quel vizio maledetto di prenderti a ceffoni tutto il tempo ma in maniera simpatica, è il suo modo di esprimere il suo affetto 🙂
Mi fa sclerare ogni volta per mangiare perchè devi convincerlo quasi con la forza ad aprire la bocca la prima volta e poi mangia come se non ci fosse un domani…ma solo per qualche minuto perchè poi ricomincia lo sclero, poi passa, poi ricomincia e poi passa. Così per tutto il tempo della pappa. E’ stato un po’ un trauma questa cosa della pappa, abituati com’eravamo con Federico che si mangiava anche le gambe del tavolo ma stando fin da subito seduto composto nel seggiolone finchè non aveva finito tutto e anche dopo stava lì un po’ a giocare, e con Valerio che anche lui mangia anche le gambe del tavolo ma sullo stare fermo composto avrei qualche parolina da dire…
Il mio Simobbello, che all’inizio quando si faceva sera si schiacciava sempre un pisolino accoccolato dentro la fascia…

Il mio Simobbello, che quando gli faccio la doccia e gli lavo la testa, con l’arrivo dell’acqua apre sempre la bocca in quella maniera così tenerina!
Il mio Simobbello, che quando gli vengono i momenti di tenerezza ti prende la faccia tra le manine e ti accarezza i capelli…
Il mio Simobbello, che quando gli faccio le pernacchiette sotto il collo mentre gli cambio il pannolino ride come un pazzo, talmente tanto che si fa venire il singhiozzo…
Il mio Simobbello, che quando lo lancio in aria per farlo giocare la prima volta ride come un matto ma poi sgrana gli occhi e vedi il terrore comparire sul suo musetto e tende le mani per aggrapparsi a me…
Il mio Simobbello, che a otto mesi e mezzo ha detto MAMMA e PAPA’ (non ancora con cognizione di causa ma la pronuncia è perfetta) ma che a 9 suonati è già tanto che sta seduto da solo per 15 minuti senza cadere.

Il mio Simobbello ^_^

Poi abbiamo VALERIO: AKA “Valeriotto”, AKA “Cicciobombo”, AKA “Piciulotto”, AKA “Mr Calzino”.

Guardando questa foto credo abbiate già capito il perchè della maggior parte dei suoi soprannomi, buahahahahah! D’altra parte ora pesa quasi 11kg…o forse li ha raggiunti, è qualche settimana che non lo peso…mangione? Sì, certo, ma mangia esattamente le stesse quantità di cibo di Simone. Lo chiamiamo cicciobombo perchè pesa molto e ha due cosce da paura, ma il fatto è che non è grasso, è massiccio! Ha una struttura fisica incredibile, a momenti già cammina, sta sempre dritto come un fuso come se avesse ingoiato un manico di scopa (si spiezza ma non si piega), non ha praticamente il collo ma ha due spalle da lottatore (ha preso da me, bello di mamma!!).
Il mio Vale, che quando devo cambiargli il pannolino è ogni volta un incontro di wrestling perchè vuole continuamente alzarsi in piedi, e trovare un giochino o un oggetto che lo distraggano i 30 secondi necessari ad allacciare quello pulito è sempre più difficile!
Il mio Mr Calzino, perchè non c’è verso di farglieli tenere su: l’unica è mettergli la tutina coi piedini o le scarpe. Vi dico solo che uno dei giochi preferiti di Federico quando torna dal nido è andare a cercare per strada il calzino sperduto di Valerio col nonno Ambrogio…

Il mio Vale, che non è particolarmente bello, ma è figo: chiedete alle donne la differenza 🙂
Il mio Vale, che ogni tanto quando ti guarda alza entrambe le sopracciglia come per dirti “fallo, fallo, fallo”, come Ben Stiller in Starsky & Hutch.
Il mio Vale, che è sempre l’anima della festa e conquista tutti coi suoi sorrisi a -32 denti (9 mesi e zero denti), coi suoi TE-TE-TE-TE e col suo essere costantemente in movimento a curiosare, esplorare, toccare, prendere, arraffare, buttare giu, riprendere, ributtare giù, rotolare, tirarsi su, ri-rotolare…e si spegne solo quando dorme. Presente?

Dovrebbe essere un fuscello per tutto il movimento che fa!!! A ben pensarci, forse è per questo che è così massiccio! 🙂
Il mio Vale, il tenerone di famiglia: come vi dicevo prima, ha iniziato a sorridere molto precocemente e continua tutt’ora ad elargire sorrisi a tutti quanti. Poi ti abbraccia con una forza incredibile e ti avvolge tutta (ha la schiena grossa come quella di Fede, infatti gli vanno bene i suoi pantaloni), si avvinghia come un koala: poi ti stringe i capelli in una morsa poderosa e inizia a sbausciarti tutta la faccia per darti i bacini. Si attacca a mo’ di sanguisuga, un po’ ciuccia un po’ lecca, fatto sta che quando ho finito di metterlo a letto grondo bava da ogni lato (ma mi sento tanto amata!).
Il mio Vale, che si mangia qualsiasi cosa gli metti nel piatto e se non stai attenta anche quello…praticamente un incrocio tra la Roccia e Slimer!!

Il mio Vale, che appena nato ho quasi odiato solamente per il fatto di essere stato il secondo-concepito, quello in più, quello che non avrebbe dovuto esserci…perchè due bimbi insieme invece di uno, con Fede ancora piccolino, ci stavano rendendo la vita impossibile…ma che ora amo alla follia!

Il mio Vale! ^_^

Sono stati un fulmine a ciel sereno i miei gemellini, mi hanno sfondato la pancia e hanno lasciato un sacco di regalini indesiderati al mio corpo, ma ora non riuscirei a pensare di non averli 🙂
Ecco un bellissimo prima e dopo:

Giusto per paragonare le panze, questa è quella che avevo con Fede:

Un bel po’ di differenza, eh?

Il mio FEDE…AKA “Piciulino”, AKA “Cipolla”
Eccolo qua:

Sarà perchè è stato il primo, sarà perchè è stato voluto tantissimo, sarà perchè ha perso la strada per arrivare da noi un paio di volte…ma il bene che voglio a Federico è qualcosa di unico, di diverso.
Non che ami gli altri due di meno, è proprio una cosa diversa, non riesco nemmeno a spiegare.
Non so se è così anche per gli altri plurigenitori, ma per me lo è. A volte mi sento un po’ una mammammerda per questo, ma tant’è, non ci posso fare nulla. 🙂
Il mio Fede, che è stato da subito un figlio da manuale: mai nessun problema per allattamento, sonno, svezzamento e ora spannolinamento (come spero avrete letto nel mio articolo sulla token economy :-))
Il mio Fede, che è sempre attendo, ponderato e concentrato e prima di “buttarsi” a fare qualcosa di nuovo ci pensa 200 volte – ma d’ora in avanti avrà Valerione Nazionale Spaccatutto a spronarlo, poveri noi…
Il mio Fede, che infila roba dappertutto, in ogni buco…passerebbe ore a guardare i treni e vede treni da tutte le parti e il suo preferito è un paraspifferi.
Il mio Fede, che cerca sempre contatto fisico e qualsiasi cosa stia facendo appoggia sempre la sua manina sul mio braccio o sulla gamba del papà. Quella manina che ho tanto fotografato quando era piccolo, insieme ai suoi piedini (ho un feticismo per i piedini dei neonati che non vi dico!). Non sono l’incarnazione della tenerezza queste foto?

Il mio Fede, con le sue manie e con le sue fisse che se gli scombussoli l’ordine che si era programmato nella sua testolina urla per 20 minuti. Che dice “VIA, MAMMA!”, ma che poi ogni tanto si avvicina a sorpresa e ti dà un bacino sulla gamba 🙂
Il mio Fede, che molto probabilmente è ambidestro, canta “Brilla Brilla una Stellina” facendosi accompagnare dal suo papà con la chitarra accordandosi perfettamente quando cambia tonalità, si inventa mille canzoncine per i fratellini, si diverte a suonare la pianola e la batteria.
Il mio Fede, che ha detto MAMMA a 16 mesi e ha iniziato a parlottare a due anni ma ora che ne ha due e mezzo è una macchinetta e non sta zitto un secondo, ed io non voglio che stia zitto neanche un secondo!
Il mio Fede, che ha iniziato a scalcettare come un matto da quando è nato e non si è ancora mai fermato, infatti vuole correre tutto il tempo, e corre anche veloce (soprattutto con le sue scarpine verdi)! Che fa dei salti giganti giù dal muretto di cinta di casa ma che per scendere giù da uno scivolo di un metro ci mette venti minuti (poi però lo fa anche a testa in giù eh…)
Il mio Fede, che dorme nelle posizioni più scomode del mondo e che quando ci viene a svegliare la mattina prima di dire “Ciao” dice “Io andare giù” 🙂
Il mio Fede, che è bello bello in modo assurdo – ma davvero!!! ^_^

Il mio Fede ^_^

Queste sono solo piccole chicche dei miei tesori, potrei stare a raccontarvi dettagli e particolari di ognuno di loro per pagine e pagine…sempre con quel sorriso sornione e un po’ da ebete stampato in faccia che compare ogni volta che penso a loro o che mi incanto a guardarli mentre giocano o mentre dormono.

Già, perchè nonostante la vita da trismamma sia faticosa all’ennesima potenza, ti tolga via quasi tutto il tempo libero a meno che non accetti di dormire 4 ore per notte così hai tempo di fare altro, ti spacchi i timpani a furia di urla e strilla e ti porti sull’orlo dell’esaurimento nervoso un giorno sì e l’altro anche…
nonostante tutto questo, immancabilmente, a fine giornata ti ritrovi sempre con quel sorriso sornione e un po’ ebete…il sorriso di chi è irrimediabilmente felice e pensa: MINKIA, NE HO FATTI 3!!!

Alla prossima!

 

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