A Taste of New Zealand – part 1

Continuo la piccola storia iniziata col primo articolo, “In Principio C’era…”.

Un po’ perchè questa storia mi porterà ad aprire una nuova sezione del blog (“Roba Seria”, credo proprio che si chiamerà così), un po’ perchè ogni tanto mi piace perdermi nei ricordi e ritrovarli da qualche parte, ma soprattutto perchè…è proprio una bella storia 🙂

Allora, eravamo rimasti che mi ero sposata…e come dopo quasi ogni matrimonio, c’è stato il viaggio di nozze! La meta è stata una decisione molto sudata, ci sono talmente tanti posti che ci sarebbe piaciuto visitare che avremmo anche potuto tirare i dadi per scegliere, ma, attenzione attenzione, all’inizio non avevamo proprio pensato alla Nuova Zelanda!! Quindi chapeau all’agente di viaggio che ci ha fatto sognare questo paese meraviglioso attraverso le sue parole mentre ce lo descriveva…e mai scelta fu più azzeccata!

Quindi come non condividere con voi questo viaggio pazzesco nella terra più assurda del mondo? Potete anche prendere spunto per uno dei vostri prossimi viaggi, ma non fate il nostro errore di starci solo due settimane, fatene almeno 3, se non 4!

Iniziamo?
Si parte!!

Dopo quasi 24 ore di volo, atterriamo ad Auckland, esattamente ai nostri antipodi. L’accoglienza è incoraggiante…”Lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate”?

Varchiamo quindi il bieco cancello, e siamo pronti per iniziare la nostra avventura!
Piccolo dettaglio che stavo dimenticando: dato che in Nuova Zelanda le stagioni sono al contrario rispetto a noi, per essere sicuri di trovare bel tempo e temperatura mite siamo partiti a dicembre, con l’idea di passare il Natale e il Capodanno in terra straniera in modo da “sprecare” meno giorni di ferie possibili.
Il “problema” è che laggiù il Natale è un PELINO meno sentito rispetto a qui…a parte il fatto che eravamo in giro in maglietta e calzoni corti, queste sono le uniche decorazioni che abbiamo trovato in giro:

E questo il nostro pranzo di Natale:

Che sadness.

Ma, a parte questo piccolo dettaglio, il viaggio è stato forse il più bello fatto fin’ora, sia dal punto di vista della meta (non ho scelto a caso questa parola dato che è il paese del rugby, buahahahahaha!!) sia da quello diciamo “relazionale”: siamo stati BENE! E avevamo sancito l’inizio ufficiale della ricerca di un figlio per costruire la nostra famiglia…emozione alle stelle!! IO MAMMAAAAAAAA??? Ussignur!! ^_^

Purtroppo per descrivervi nel dettaglio tutte le tappe del nostro viaggio dovrei fare un articolo lungo a dismisura (già purtroppo sarà un bel po’ più lungo del solito, però ci sono tante figure dai, passa via veloce!!!), per cui mi soffermo solo un pochino sui posti più belli – ok, diciamo pure che scrivo la didascalia delle foto che ho scelto!!

Dicevo, prima tappa Auckland, nulla di che da visitare ma c’è l’aeroporto, quindi tappa obbligata…ma anche obbligatoria per HOBBITON!!!
Per i profani è un set dove hanno girato “Il Signore degli Anelli”, una delle nostre saghe preferite. Io personalmente l’avrò vista almeno 5 volte in italiano e almeno 2 in inglese, senza contare la maratona di 9 ore che abbiamo fatto ormai un miliardo di anni fa con gnocco fritto a volontà (fatto in casa ovviamente), birra e rutto libero. Che tempi…
Beh, a sto giro le immagini parlano da sole: no filtri e no effetti speciali, signori, ecco a voi THE SHIRE!!! (La Contea, ‘gnurànt!)

Se la giornata è stata indimenticabile, non posso dire lo stesso, purtroppo, di tutte le spiegazioni dettagliate che ci ha fornito la guida, un ragazzino che avrà avuto si e no 24 anni e che…NON PARLAVA INGLESE!! Perchè io mi rifiuto di credere che quello fosse Inglese, NON SI CAPIVA UNA CEPPAAAAAA!!!! Avrò capito sì e no 3 parole su 5, quel tanto che bastava per farmi comprendere il senso generale…poi ad un certo punto ci siamo rotti e siamo rimasti indietro a fare foto e filmati che avrebbero lasciato il segno.

Si vede?

D’altronde quando uno vuole fare robocop con l’action cam in testa… 🙂

Lasciata la Terra di Mezzo, è la volta di Cathedral Cove, un po’ come Vieste ma dall’altra parte del mondo 🙂

Abbiamo poi visitato diversi parchi geotermici di cui non ricordo assolutamente il nome a parte quello di Rotorua…ma non abbiatemene, la maggior parte erano così:

Nomi a parte, sembrava che lì la natura avesse fatto le cose un po’ a muzzo: laghi di tutti i colori possibili e immaginabili, geyser giganti ma precisi come un orologio svizzero…   

Ma soprattutto tanta, tanta puzza, che in confronto l’isola di Vulcano è un arbre magique nel mediterraneo!!

Da bravi turisti, non potevamo perderci uno spettacolo Maori e l’incredibile HAKA! Mi hanno anche fatta ballare con quelle specie di pon pon che facevano roteare, ma questo nun se pò vedè, limitiamoci agli indigeni:

Continuiamo il nostro viaggio nella terra del Signore degli Anelli e decidiamo di metterci alla prova con il TONGARIRO ALPINE CROSSING: FOR BRAVES ONLY!

Signore e Signori, may I have your attention please! Ecco a voi….
IL MONTE FATOOOOOOOOOOOOOOOOO

So che voi comuni mortali non potete capire, ma io ci vedevo sopra l’occhio di Sauron ed ero felice come una bambina a Natale (wait, era quasi Natale, dai 😉 )

Dopo tutta sta fatica (quasi 8 ore di cammino controvento su e giù per le montagne ullalàhihoooo), un po’ di cibommerda ci sta tutto. Ma, attenzione attenzione, nel chioschetto più improbabile nel posto più inculato di uno dei paesi più irraggiungibili del mondo, abbiamo mangiato il migliore fish & chips EVER!! So che questa foto per voi non vuol dire nulla, ma per noi è un’istituzione:

Perchè quando torneremo in NZ, e so che ci torneremo prima o poi con figliame a seguito, torneremo lì e ci sfonderemo come la prima volta. E si sa che la seconda è sempre meglio ;-P

Cazzeggiando qua e là, guidando tra una destinazione e l’altra, scopriamo dei posti incredibili e mi parte la vena artistica:

Nulla di che, ma mi piacevano le foto 🙂

Dopo ahimè già una settimana, raggiungiamo la capitale Wellington, dove ci aspetta il traghetto che ci porterà all’isola del sud, la più selvaggia. Ma non potevo non mettere foto di questa città incredibile, dove mi trasferirei anche domani, e le sue stranezze:

Una volta traghettati iniziamo subito col botto visitando un parco marittimo in motoscafo, con un hobbit per capitano (era veramente un tappetto!) ma troppo simpatico!! Oh, forse ho iniziato a capire quel c@xxo di inglese che parlano laggiù e le loro battute 😛

Dopo il parco marittimo (peccato esserci rimasti solo un giorno), non potevamo farci mancare i Pancake Rocks: per due mangioni come noi erano un must!!

Ci siamo poi recati sul ghiacciaio, o per lo meno quel che ne rimane, imbattendoci in strane sculture…

Poi troviamo il lago più pulito del mondo, talmente pulito che sembrava acqua di mare della Liguria, e il suo salice gigante:

Poi torniamo al mare, a visitare i MOERAKI BOULDERS, una delle cose più incredibili che abbia mai visto:

(come vedete la vena artistica non accenna ad andarsene)

Poi ancora lago, stavolta ricordo il nome perchè l’avrò detto almeno 200 volte: TEKAPO. Il lago turchese. Dove abbiamo passato la maggior parte del tempo a cercare i lupini, ma quando li abbiamo trovati…decisamente una WOW experience!! Cosa? Non avete idea di cosa siano i lupini?
Guardate qua sotto!

Siamo anche andati alla ricerca dei pinguini ma, ahimè, non era stagione 🙁

E dopo questo appuntamento mancato, arriviamo purtroppo alla fine del giro dell’isola e a Christchurch, devastata dal recente terremoto. Era un po’ tutta distrutta, ma alcune chicche si sono salvate:

A malincuore, salutiamo la Nuova Zelanda, ma è solo un arrivederci eh…
Viaggio finito? Eh no signori! Dopo due settimane così intense ed emozionanti non poteva mancare un po’ di sano relax al mare…in Australia!!!
Hamilton Island per la precisione! ^_^

Già ci immaginavamo spiagge incontaminate, mare cristallino, animali esotici…
E invece…SURPRISE!! COS’E’ STA MMERDAAAA???

Con le lacrime agli occhi e tutti i pensieri peggiori del mondo (nonchè coloratissimi epiteti), raggiungiamo la nostra suite, che almeno ha il suo bel perchè:

Il giorno dopo per fortuna scopriamo che l’isola su cui ci hanno mandati è un po’ alla Dottor Jekyll e Mister Hyde: quando la marea è favorevole, non è poi così male…

Ho anche iniziato a capire quasi perfettamente il loro inglese, che volete di più dalla vita? (ma mica era colpa mia se per dire LEFT pronunciavano LIFT e io vagavo come una cogliona cercando l’ascensore…)

Dulcis in fundo, arriva finalmente la ciliegina sulla torta (perchè per me una vacanza non può essere considerata tale se non fai un po’ di mare decente): beh, qui direi che la decenza è stata di gran lunga oltrepassata!!
Ecco a voi LE WHITSUNDAYS!!!!!

Purtroppo sono protette e ci si può andare solo in giornata con escursioni organizzate e guidate…ma che spettacolo ragazzi!!!
La cosa è che lo spettacolo vero (perchè spiagge così ne abbiamo anche noi in Italia) è dall’alto, come avete potuto vedere dalla prima foto: sembravano davvero di panna montata ^_^

Ecco, ora sì che siamo giunti alla fine del viaggio…
…forse, perchè una settimana dopo il rientro scoprimmo di essere tornati in 3 ^_^
Ma questa è un’altra storia, un’altra, ahimè, triste storia. Senza la quale però non saremmo mai diventati quello che siamo ora, nè avremmo avuto quello che abbiamo ora <3 <3 <3

Forse ve la racconterò un giorno…

Per ora vi lascio con l’ultima immagine, che per me è diventata il simbolo di ogni viaggio e, più genericamente, di ogni cosa che mi capita nella vita (almeno ci provo):

_ FINE PRIMA PARTE _

 

Piccola anticipazione sulla seconda parte: LA CARROT CAKE!!!!

Passo e chiudo, a presto gente!!

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