Pasqua Come Puoi

Non ho ancora parlato di quarantena, virus e annessi e connessi vari, anche se oramai è più di un mese che siamo blindati in casa…
Lo farò presto, ma in questa sede vorrei descrivervi come abbiamo passato la nostra Pasqua, a casa .

Non che io abbia mai sentito tantissimo questa particolare festività, non fosse altro per la licenza di sfondarsi di cioccolato e colomba e per qualche giorno di ferie che di solito equivaleva ad un weekend fuori porta o un breve viaggetto all’estero…
Ma quest’anno, dopo un mese di reclusione e lontananza forzata, sarebbe stata un’ottima occasione per ritrovarsi coi parenti e per inaugurare la stagione delle grigliate con millemila amici in una finalmente soleggiata e calda pasquetta!

Pazienza, ci rifaremo non appena potremo…nel frattempo, cerchiamo di goderci il più possibile la famiglia e di fare buon viso a cattivo gioco 😉

Cosa potevamo fare quindi, per far passare ai bambini una giornata di festa e un po’ diversa dalle altre, che sono tutte più o meno uguali? Organizziamo un bel pic nic in giardino!

L’idea è stata subito accolta con entusiasmo sia dai bambini, che hanno avuto la possibilità di mangiare e contemporaneamente razzolare in libertà e senza restrizioni, sia dal papi, che finalmente ha messo da parte l’ipocondria del “stai attento a non far cadere il pane”, “metti la bavaglia”, “pulisciti la bocca”, “lavati le mani”, “il gomito nel piatto no!!”, “stai seduto bene!!”, “prendi l’aspirapolvere”, omioddioècadutounravioloaterraaaaaaa!!” 🙂

Ma andiamo con ordine: dopo aver preso la decisione di pranzare all’aperto, abbiamo dovuto scegliere un menu adatto all’occasione! E allora cosa meglio dei miei famosissimi panini da burger con prosciutto e formaggio? E una bella torta salata con verdure a caso, minimo sbatti, massima resa! Infine, dulcis in fundo, prepariamo una bella pastiera napoletana, che a casa nostra non manca mai a Pasqua (anche se nessuno di noi o dei nostri parenti è napoletano, ma la vicina di casa dei miei sì e ogni volta ci regala quintali di pastiera!!). Dato però che l’ultima volta che ho fatto la pastiera è stato 3 anni fa, ho pensato bene di prendere anche una colomba di riserva, che non si sa mai…Beh, per fortuna non è servita!
Per fare le cose per bene, ho preparato quasi tutto sabato, che ho passato per il 90% del tempo a cucinare, impastare e spadellare. Così facendo, però, mi sono risparmiata tanto tempo per non perdermi l’apertura delle uova di Pasqua dei bambini e per inventarmi dei nuovi giochi e lavoretti per tirare l’ora di pranzo 😛

In realtà poi l’apertura delle uova di Pasqua non è stato proprio questo momento mistico…Fede ha aperto il suo a cazzotti in un nanosecondo, Valerio ci ha messo un po’ di più ma dovevamo stare attenti che non se lo mangiasse tutto in 5 minuti e Simone non ne ha voluto sapere fino a metà mattina perchè era intento a giocare con le macchinine. E’ arrivato solo quando ha capito che poteva mangiare del cioccolato a gratis e che avrebbe molto probabilmente trovato come sorpresa una macchinina come i suoi fratelli.

Dopo questa lauta e sana merenda, iniziamo le operazioni di spigiamamento per poterci iniziare a sistemare di fuori: impresa titanica! Perchè ovviamente, quando fuori ci sono 25 gradi e un sole che non ci vedi hanno solamente voglia di stare in casa e giocare con le macchinine o disegnare (per non parlare del “mammaaaa, teleeeeeee!!!”, quando invece piove e fa un freddo cane ti sfondano gli zebedei per uscire (rigorosamente senza giacca perchè “non sono freddo!!!”).

Volete disegnare quindi? Idea! Facciamo le bandierine per i panini!

Bella idea del cazzo…

  • Disegnare i contorni delle bandierine che poi Fede avrebbe ritagliato: mission impossibile, con Valerio che mi tirava il foglio da tutte le parti e cercava di prendermi il righello perchè lo voleva lui…tempo di esecuzione normale 2 minuti, con nani scatenati 15 minuti.
  • Convincere Fede a colorare le bandiere: tosta, ma ce l’ho fatta dopo 20 minuti di sofisticatissime tecniche psicologiche (se lo fai ti do un po’ di cioccolato).
  • Convincere Fede a colorare le bandierine come se fossero vere o comunque con almeno 3 colori e qualche elemento decorativo: epic fail. Me le ha fatte tutte in tinta unita! Pazienza, almeno le ha fatte 😉
  • Cercare di usare la pinzatrice per bloccarle sullo stuzzicadenti senza pinzarci dentro anche il dito di Valerio, che voleva fare tutto da solo: fatto.
  • Distrarre Valerio dal prosciutto e dal pane nel frattempo che Federico metteva le bandierine sui panini: epic win.

In tutto ciò vi chiederete dov’era Simone…a farsi bellamente gli affari suoi colorando il suo libretto e poi esercitandosi a tagliare con la forbice spargendo pezzettini di carta a misura di coriandolo per tutto il pavimento, per la felicità del papi 😉

Siamo riusciti ad immortalare la conquista di un panino da parte di Fede: ammirate che capolavori! (non i panini, le bandierine!!! No dai, anche i panini :-P)


Bene, tutto è pronto, possiamo iniziare a sistemare “la tavola”!

Et voilà!!

Vi chiederete cosa ci fa il pc…se mi conoscete bene, avrete capito che di certo non l’abbiamo usato per guardare i cartoni durante il pranzo 🙂
E’ stato invece l’estensione del tavolo per far posto agli ospiti: un pranzo insieme ai nonni, zii e parenti tutti per passare un po’ di tempo insieme e scambiare quattro chiacchiere. Idea eccellente!

Nell’ultima foto avete visto una versione ridotta della mia pastiera…data la bontà, mi sembra doveroso farvi vedere la versione integrale e spenderci due parole! Eccola qui, insieme alle sue figlie:

In realtà ce ne sarebbe anche un’altra a forma di cuoricino, che era ancora in forno quando ho scattato le foto, ma pazienza.
Come potete vedere le righe dritte non sono proprio il mio forte…prometto di lavorarci su per l’anno prossimo!
Ero preoccupatissima quando le ho fatte, perchè non avendo calcolato le dosi prima di fare le spesa, ho preso troppo poco strutto e mi è rimasto l’impasto un po’ troppo friabile, per questo è stato già difficile solamente mettere le striscioline, figuriamoci il metterle dritte! Tutto perchè volevo usare tutto il grano cotto del barattolo…alla fine mi è lo stesso avanzato un botto di ripieno e mi sono diementicata di cuocerlo da solo tipo cheesecake, per cui è andato perso. Un minuto di silenzio, grazie.
Quando avrò perfezionato la ricetta e soprattutto le dosi, non mancherò di mettervela online!

Che aggiungere di più: è stata proprio una bella giornata all’insegna della tranquillità e della spensieratezza, per una volta senza troppi pensieri. Abbiamo anche tirato fuori le glacette buone per l’occasione!!

E allora, un abbraccio virtuale a tutti dalla famiglia più sgangherata della rete, e mi raccomando…STATE A CASA (ancora per un po’)!!!

One comment

  1. Bellissima idea,bel pranzo senza problemi e nuovissima idea quelle glacette…mai viste prima.
    Auguri famigliola felice…

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