40 Anni e Non Sentirli…

E non per un deficit uditivo, ma perchè dentro fondamentalmente si è ancora quindicenni…ventenni dai, almeno la patente ci vuole 😉

Frenate un attimo! Non si tratta dei miei 40 anni, ma di quelli della mia dolce metà: che quando si fa la barba ne dimostra 27; che quando fa lo scemo ne dimostra 4; che quando si discute ne dimostra 80 (ma non sempre dai, diamogli un po’ di credito! 😉 ).

Ebbene sì: anche lui è arrivato a questo traguardo! Mi ricordo quando eravamo “giovincelli” poco più che ventenni che classificavamo come VECCHI gli over 35…che quando siamo arrivati a 30 anni già ci vedevamo con un piede nella fossa…che non avevamo idea se e come saremmo arrivati ai famigerati 40…
Invece eccoci qui, ancora insieme e con ben 3 figli al seguito!!

Il perchè poi mi venga da dare così tanta importanza a questo numero, a parte per la questione dei famigerati “anta”, mi è ignoto. Forse perchè i 40 anni vengono classificati come metà di una vita media, il giro di boa…forse perchè indicano che ci si deve mettere a fare i seri sul serio, i canoni della nostra società lo richiedono…forse perchè mi piace la cifra tonda. Non lo so esattamente, ma chissene, per me è fondamentale festeggiare ogni compleanno e questo in particolare, per cui…FIESTAAAAAAAAAAA!!!
Non potevo non organizzare una festa galattica e non poteva che essere a sorpresa!

Inizialmente le idee erano poche e confuse, solo due parole mi ronzavano nella testa: SONNOOOOO, DORMIREEEEEEEEEE! Sì, perchè erano mesi che se dormivo 4 ore a notte ero la persona più felice del mondo, se poi erano di fila stappavo il prosecco per festeggiare…quindi continuavo a cambiare piano, anzi, a non averne uno! 🙂

Per fortuna ho ricevuto molte più adesioni del solito (trattandosi del 6 agosto, in genere la maggior parte dei nostri amici erano in ferie) e siamo riusciti a raggiungere la rispettabilissima quota di 13 adulti e 3 bambini presenti! Questo mi ha dato molta motivazione, ma avevo sempre l’incognita più grande con cui avere a che fare: I BAMBINI. Come cacchio li avremmo gestiti? Come avrei fatto a preparare tutto? E se si fossero svegliati duecento volte di fila come di recente?

L’unica soluzione erano le macumbe. Ho iniziato a farle un mese prima, durante il giorno, un po’ la notte, nei momenti di pausa e…HANNO FUNZIONATO!!! Abbiamo avuto un solo risveglio gestito in 10 minuti…ma andiamo con ordine, che è meglio! Non vi racconto troppi dettagli, ma almeno l’ultima giornata, quella della festa, val la pena raccontarla.

Alla fine ho deciso di fargli credere di aver invitato da noi il suo miglior amico per una pizza, avremmo mangiato la torta e poi sarebbero usciti insieme. I suoi genitori sarebbero arrivati per la torta e mi avrebbero dato una mano nel caso Simone e Valerio si fossero svegliati in contemporanea come al solito. Il piano era che, mentre io e Davide avremmo messo a letto i gemelli, Maurizio avrebbe fatto entrare tutti e preparato la veranda coi palloncini e il tavolo, in modo che quando Davide fosse sceso avrebbe trovato tutti fuori ad aspettarlo!
Geniale, no? Bene.
Ricordatevi bene il piano, perchè è fondamentale!

Inizia la giornata, 6 agosto 2018: sveglia incredibilmente alle 7.30: ottimo, arrivando da altre 3 notti in cui ho dormito almeno 5 ore di fila l’una sono bella carica e riposata!
9.15: mollo i nani dai nonni
9.35: sono all’Esselunga a prendere le ultime cose
10.30: finalmente a casa da sola…via, subito a panificare!!
Sì, perchè dato che non mi piace vincere facile ho deciso di fare io la torta (la mia fornitrice di fiducia aveva i nani malaticci e quindi ho preferito non darle anche quest’incombenza dato che è una trismamma come me). Dato che eravamo in tanti e il tempo a mia disposizione – ahimè – molto poco, ho scelto la via del “minima spesa, massima resa”: maxi panino a forma di numero farcito con Nutella!
Ho trovato diverse ricette online, tutte ottime, e ne ho testate 3 prima di scegliere. Volevo essere sicura al 100% del risultato!
Quindi, giustamente, il fatidico giorno non potevo che toppare alla grande. Matematico. La legge di Murphy non sbaglia mai. Il primo impasto è andato bene: consistenza perfetta, riesco a comporre un bellissimo 40! Stavolta però, per la seconda lievitazione, decido di coprire le teglie con la pellicola trasparente e, come prima, metto tutto nel forno con la lucina accesa e vado con mio cognato a sistemare le lucine in veranda (che mio marito non avrebbe dovuto notare, ricordatevelo per dopo). Poi vado a prendere Fede al nido e a pranzare dai suoceri. Una volta messi tutti i nanetti a letto, alle 14.30 torno a casa, impaziente di infornare.
Prima di trovare la bellissima sorpresina nel forno, ho qualche altra sorpresina in veranda: un po’ di lucine si sono staccate! Troppo caldo, la colla dei supporti si dev’essere sciolta e sono venute giù. Poco male: prendo la scala e le sistemo. E si fanno le 15. Ok, devo infornare. Apro il forno e…ORROREEEEEEE!! L’impasto è cresciuto talmente tanto che è andato a toccare la pellicola trasparente, che ne ha inibito la naturale lievitazione facendolo espandere in orizzontale invece che in verticale…ma non finisce qui: dato che quel giorno si sono sfiorati i 40°, dentro il forno con la lucina accesa ce ne saranno stati almeno 50. Troppi, troppi, TROPPIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!! L’impasto si è quindi incollato tragicamente alla pellicola, e nel rimuoverla…PUFF, TUTTO SPATASCIATO!! TUTTO SPATASCIATOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Ora, dato che sono una personcina a modo che sa gestire in maniera pacifica e controllata gli imprevisti (chi mi conosce lo sa e mi evita), con la delicatezza e il garbo che mi contraddistinguono, tra una madonna e un vaffa urlati a volume osceno, qualche lacrima di nervoso e qualche pugno al bancone mi sono messa a staccare in maniera certosina l’impasto dalla pellicola, a reimpastare e a formare nuovamente i paninetti che componevano il 40. Il tutto alla velocità della luce, perchè era tardiiiiiiiiiiiiii!!! Perchè MammaCris non si scoraggia mai. MAI.
Credo però di aver incrociato anche i peli del…naso 😛 e di aver fatto tutti i riti scaramantici di mia conoscenza per far sì che cuocesse bene e venisse buono…ma soprattutto in tempo, era tardissimo!!!
Lievitazione, tutto ok…

Ho iniziato ad infornare alle 16.15 e finito alle 17.10…(nel frattempo ho lavato tutto, pulito il bagno, preparato il cestino col materiale da festa che avrei dato ai ragazzi per allestire la veranda e riattaccato ancora un paio di lucine recidive).
Fiùùùù, almeno la cottura è venuta alla perfezione: voi che ne dite? ^_^


Ma proprio quando sto per tirare un attimo il fiato prima di mettermi a lavare i pavimenti, ecco l’ennesimo imprevisto: Davide mi chiama e mi dice che sarebbe tornato prima. Più di un’ora prima!! Il che mi lasciava circa 40 minuti per finire tutto. E avevo appena sfornato il pane. Troppo caldo per essere tagliato, farcito e guarnito.
Daje di nuovo con le madonne, rischio tutto: taglio. Devo dire che mi è andata di straculo. Non si è rotto niente! Alla fin della fiera riesco a tagliare, farcire (guarnire no, si sarebbe sciolto tutto lo zucchero a velo), pulire, nascondere ed entrare in doccia quando sento la serratura della porta!
Non avrei dovuto essere in casa, sarei dovuta essere dai nonni coi miei bambini, ma per fortuna Davide non ha fatto domande 🙂
Quindi vado a prendere i bimbi convinta di tornare trovandolo ancora sul gabinetto o spiaggiato sul divano…e invece me lo trovo in giardino a controllare gli alberi da frutto.
Vi ricordate le lucine di prima? Ecco. Inizio a sudare freddo: “ecco, adesso le vede. Ecco, adesso mi fa il pippone su come le ho attaccate, perchè non gli ho detto niente, quanto le ho pagate, perchè non gli ho detto niente, come le ho attaccate. Non guardarle. Non guardarle. NON GUARDARLEEEEE!!!!”. Non le guarda. Entriamo in casa.

“Cri, ma quelle lucine lì? Sono belle, sembrano fatte apposta per una festa!”

“Hai visto? Sono bellissime, volevo creare un’atmosfera romantica per stasera!”
“Con Maurizio?!?!?!”
“Ma no, per quando tornate…^_^”

“ahhh, brava!!”

🙂

Incredibilmente, come già preannunciato all’inizio dell’articolo, da quel momento è filato quasi tutto liscio: tutti i bambini hanno mangiato tutto senza troppe urla – sono anche riuscita a non macchiarmi il vestito bianco!, Maurizio è arrivato puntuale (sai che ti voglio bene ^_^) e siamo riusciti ad andare a portare a letto i bimbi in orario perfetto, come al solito io con Valerio, e Davide con Simone…Federico ci aspettava diligentemente giù con Zio Mao.
Peccato che, come volevasi dimostrare, Valerio ci abbia messo come al solito molto più di Simone ad addormentarsi…erano solo le 20.40 quando Davide stava per mettere giù Simo, per cui, nonostante Vale fosse ancora in dormiveglia, l’ho portato in stanza sperando che nello svegliarsi toccando il materasso avrebbe svegliato anche Simone (bimbi miei, vi chiedo ufficialmente perdono per avervi usati come strumenti di rallentamento del papi e per non avervi fatto partecipare alla festa, ma in questo periodo siete degli scassamaroni colossali…rimedieremo l’anno prossimo, promesso!)…e ha funzionato! Ho guadagnato 5 minuti di tempo per fare in modo che arrivassero tutti e che preparassero tutto…ma già sapevo che io ci avrei messo molto di più e che mi sarei persa l’entrata trionfale.
Infatti, mi sono dovuta accontentare di sentire un ovattato “AUGURIIIIIIIIIIII!” dal piano di sopra e di scendere 3 minuti dopo a sorpresa finita. Ci tenevo a vedere la sua faccia, ma pazienza, faceva parte del gioco.
Ne è valsa comunque la pena, perchè poi quella faccia se l’è tenuta per tutta la serata, e nulla poteva rendermi più felice!

Inutile dirvi che la festa è stata un successone e la serata magnifica…siamo delle persone fortunate ad avere amici così!

Grazie a tutti, non ce l’avrei mai fatta senza di voi!

 

 

Ah, la torta era buonissima ^_^

 

 

 

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