Pannello interattivo

Si sa, i bambini sono spesso dei curiosoni e degli smanettoni…e noi il più delle volte abbiamo (a differenza loro) una fantasia alquanto limitata e li riempiamo di stimoli confusi con giochi che suonano, vibrano, parlano, si muovono e chi più ne ha più ne metta. Ah, non dimentichiamo poi la cara vecchia televisione e il caro-ma-non-così-vecchio cellulare o tablet…
A cui ammetto di aver ricorso anche io qualche volta, ma proprio per disperazione!

Per ovviare a questi molteplici problemi (iperstimolazione – noia), i pannelli interattivi possono essere una soluzione ottima!!

Io ho appreso della loro esistenza poco prima di iscrivere Federico al nido, e me ne sono subito innamorata! Si creano praticamente a costo zero, con materiali di recupero e in pochi minuti! E vostro figlio rimarrà rapito per delle mezzore a giocare, lasciandovi il tempo di respirare e di fare altro 🙂

E’ importante che sul pannello non ci siano millecinquecentoventisette cose – altrimenti ricadiamo nel problema della iperstimolazione – e soprattutto che siano alla portata delle abilità del bambino, per non creare frustrazione: il piccolo deve essere stimolato a fare, interagire ed imparare. Se i compiti che gli proponiamo sono troppo difficili, dopo poco tempo si stuferà, non vorrà più riprovare e perderà interesse nel gioco – e anche un po’ della sua autostima.

Come si fa?

Semplice, andate in un negozio di fai da te e in una merceria e fate la spesa: magneti, cerniere, rubinetti, catenacci, catene, maniglie, prese di corrente, interruttori, pomelli, stringhe, bottoni, ruote, palle da tennis, tubi di plastica, tubi dello scottex o della carta igienica, bottiglie di plastica vuote…se ne avete già a casa meglio ancora!! (di solito il garage dei nonni o la cassetta degli attrezzi del papà sono ottimi punti di rifornimento!)

Prendete un cartone o un pannello di legno e incollate quanto acquistato (direi non più di 7/8 oggetti per pannello).

Fatto! Ecco qual è stato il mio risultato:

In rete trovate un sacco di esempi: guardate qui per esempio!

Federico si è divertito un sacco con i suoi: ci ha passato moltissimo tempo ed ha migliorato esponenzialmente la manualità fine, la coordinazione occhio mano e l’attenzione. E forse anche un po’ la curiosità 🙂
Credo sia giunto il tempo di fargliene di nuovi, ora che ogni tanto riesco a ritagliarmi un po’ di tempo dai gemellini ^_^

E voi? Che state aspettando? Al lavoro, pelandroni!!

 

 

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